Kintaro Yamamoto 4° Dan (Tenri University) chiude lo Stage di Sarnano in modo brillante mentre il M° Corrado Croceri fa il discorso finale ringraziando il M° Katanishi, il M° Hirano, Kintaro Yamamoto e tutti i partecipanti.
Lo stage è giunto all’ultima lezione. Il gruppo è stanco ma contento di aver fatto un’esperienza unica e irripetibile poiché ogni Seminario di studio cui si prende parte è una storia a sé. In ogni stage di judo, anche se gli argomenti sono apparentemente uguali all’esterno, noi sappiamo che all’interno si rivelano e si comprendono sempre cose nuove.
In quest’ultimo giorno la chiusura è affidata al giovane Kintaro Yamamoto 4° Dan e il ragazzo di Tenri è preoccupato. Siamo nello spazio antistante all’Hotel Terme e mentre si aspetta l’ora stabilita, Kintaro è concentrato e sta già vivendo la sua lezione quella che dovrà fare da lì a poco.
I passanti vedono un ragazzo Kintaro, che fa delle cose strane e incomprensibili. Noi però che conosciamo il senso dei suoi movimenti, vediamo che sta facendo delle entrate a vuoto da solo e pensa a ciò che dovrà fare nella sua lezione.
Per il pubblico esterno al nostro mondo che osserva e non sa, è tutto molto strano, ma noi che il Judo lo viviamo dentro e fuori, riusciamo a vedere l’emozione che trasuda dalla pelle del giovane ragazzo.
Sembra che il tema che tratterà sia sempre lo stesso ”Seoi nage” ecc… uno potrebbe dire ahimè! Sempre la stessa tecnica ecc… La sorpresa tuttavia ci attende.
Kintaro inizia la sua performance con tutta una serie di esercizi misti a spiegazioni teoriche sull’Uchikomi (ricerca del giusto contatto durante la ripetizione delle tecniche).
Le indicazioni generali su questo esercizio fanno chiarezza su ciò che si deve fare e su ciò che non si deve fare. In questo il giovane Yamamoto ha le idee chiare e noi lo ringraziamo per il suo contributo.
Al termine dello studio inizia la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione allo Stage di Sarnano. Riteniamo che sia importante creare un momento dedicato a questa parte dell’iniziativa e osserviamo negli astanti un certo stato d’animo.
Il M° Corrado Croceri, organizzatore della sesta edizione dell’International Judo Summer Camp, prende la parola e ringrazia i partecipanti allievi e maestri. Croceri rileva l’importanza di partecipare a questi momenti di condivisione della nostra passione per il Judo e pone l’attenzione sul sentimento dell’amicizia “il più puro dei sentimenti umani”. Il Judo oltre che essere una disciplina di combattimento, uno sport che ci appassiona, una scuola di vita e una forma di educazione fisica e mentale, è anche un modo per aumentare il numero degli amici.
Noi dobbiamo essere soddisfatti perché ogni anno il numero degli amici diventa sempre più grande e questo ci da forza per continuare e andare avanti.