Oltre 100 judoka da tutto il mondo
per Katanishi e Croceri
Norvegia, Olanda, Danimarca, Lussemburgo, Grecia, Giappone, Germania, Francia. Sono solamente alcuni degli stati da cui provengono gli oltre 120 partecipanti al Tre Torri Judo Summer Camp che si sono ritrovati al palazzetto dello sport di Porto Sant’Elpidio per prendere parte alle lezioni dei Maestri Hiroshi Katanishi (8° Dan Formatore ufficiale dell’Unione Europea) e Corrado Croceri (pluricampione italiano 6° Dan) organizzatore e istruttore del Dojo Kenshiro Abbe di Corridonia.
All’inaugurazione ufficiale avvenuta alle 10 circa hanno preso parte il neoeletto sindaco di Corridonia Paolo Cartechini e l’assessore allo sport del comune di Porto Sant’Elpidio Milena Sebastiani. Il Maestro e organizzatore Croceri ha omaggiato i due amministratori con il codice morale del judoista. “Sono regole d’oro che ogni politico dovrebbe tenere sempre in mente – dice Cartechini – Non valgono solo per il judo ma per la vita in generale”. L’assessore Sebastiani ha invece parlato del binomio sport turismo. “E’ un piacere ricevere ogni anno tanti atleti. Noi saremo sempre al fianco del Tre Torri cercando anche di accogliere al meglio i partecipanti. La città e il territorio limitrofo offrono molte attrazioni. La presenza di questi atleti è anche un toccasana per la nostra economia che, anche grazie a questi eventi, può avere nuova linfa”.
La giornata ha visto anche la presenza di una troupe di Rai3 che ha registrato due servizi che sono poi andati in onda all’interno del Tg delle 14 e delle 19,35.
Durante la lezione delle 7 Katanishi ha insistito sulla lotta a terra e in particolare all’importanza del passaggio dalla posizione in piedi a quella a terra, mantenendo la posizione con un ginocchio a terra. Sono stati inoltre illustrati i passaggi di controllo cambiando appoggio. La stessa cosa può avvenire al contrario, quando cioè si passa dalla posizione a terra a quella in piedi. Sono stati poi illustrati i tipi di spostamento, di posizione e di mobilità. Il Maestro ha enfatizzato l’importanza di comprendere le intenzioni dell’altro.
Nella lezione delle 10 invece si è studiato il cercare l’appoggio corretto in situazioni di spostamento e di accelerazione.
“Rendere il gesto rapido, oppure prendere l’appoggio per avere una buona difesa o per attaccare con efficacia è fondamentale, chi non sa mettere il piede su un buon appoggio anche se riesce a cogliere l’attimo giusto non può concludere bene la sua tecnica. E’ l’equilibrio la migliore qualità di ogni sportivo”.
Nella lezione del pomeriggio Croceri ha invece cercato di spiegare le tre accezioni del judo: sport, educazione e tradizionale.
“Non si può negare che il judo educazione svolge il suo ruole nel campo della formazione fisica intellettuale e nel comportamento (etica e morale). L’aspetto sportivo del judo è inoltre evidente considerando le competizioni. Tradizionale infine significa che è qualcosa che resiste nel tempo perchè si basa su dei principi universali: quello della massima efficacia e quello delle mutue concessione. In questo senso il judo assume un valore sociale importante poichè crea una società migliore. Se tralasciamo questi aspetti nella società avviene che a un certo punto la gente si divide poichè l’educazione è di parte. Basandoci su principi universali invece si lavora tutti per lo stesso fine. Anche nella pratica l’apprendimento dei gesti tecnici se non sono supportati dal principio di massima efficacia è un lavoro infruttuoso, il judo invece è un laboratorio che ci consente di mettere in pratica una filosofia applicata alla vita”.
Nella notte del 25 è previsto l’arrivo della ex atleta azzurra Cristina Fiorentini, coordinatrice anche del progetto difesa in rosa.