Alla Scoperta della Cura nel Judo: Esperienze dal Winter Camp di Matteo Medori

Matteo Medori durante un randori

Al Dojo Kenshiro Abbe di Corridonia si è da poco concluso l’undicesimo stage invernale ideato e diretto dal Maestro Corrado Croceri; come sempre accade, nell’intima atmosfera della sala di pratica del Dojo si entra in pochissimo tempo in una dimensione di ascolto e condivisione.

Avendo avuto modo di frequentare diversi Winter Camp ciò che secondo me emerge in maniera forte è che questi sono momenti in cui si cerca di prendere cura del Judo Kodokan, avere una visione chiara ed il più possibile completa della proposta di Kano; si alternano la pratica del corpo, le riflessioni sui principi, le possibili correlazioni tra l’attività nel Dojo e la Vita reale.

In questa edizione in particolare c’è stato spazio per momenti di riflessione sul senso della pratica e approfondimenti di natura culturale; ecco perché ho fatto riferimento alla parola “cura”, nel senso di sforzo di comprendere il più possibile ciò che si fa, esserne responsabili cercando di avere un’idea riguardo ogni aspetto della disciplina del Judo e renderne ragione.

La “cura” è legata alla “curiosità”, non è un caso che esse siano la stessa parola, di chi ha interesse a sondare ogni angolazione di questo percorso.

Il Winter Camp, a mio avviso, suggerisce questo. Sono molti gli aspetti che credo di avere più chiari, così come le domande a cui si cercherà di dare risposta… percorrendo la Via.

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