Stage di Judo con il Maestro Corrado Croceri a Firenze

Perché è importante partecipare?

Il Judo che verrà trattato in occasione di questa iniziativa è affrontato e sviluppato su tre dimensioni:

  • L’aspetto legato al combattimento.
  • L’aspetto legato all’educazione Fisica.
  • L’aspetto legato alla formazione Intellettuale e morale.

Il Judo Kodokan mette al centro della sua attività intellettuale due assi:

  • Chiarire lo Scopo del “Judo Kodokan”
  • llustrare chiaramente come raggiungerlo.

E finalmente un quarto elemento che possiamo considerare come:

  • L’applicazione dei principi per contribuire alla Società.

Ma va anche detto che in ciascuna delle dimensioni sopra descritte bisogna sottolineare il completamento delle une con le altre come nel Judo del Dojo il “Kata” va a sopperire alle carenze del “Randori” e viceversa, e poi c’è anche “Koji” e “Mondo” che rispondono a tutti e due gli elementi precedenti completando il metodo Judo Kodokan di J. Kano.

Per raggiungere questo scopo è importante offrire un mezzo: quale è il mezzo.

  • Utilizzare nella maniera più efficace la forza dello Spirito e del Corpo.

Per raggiungere lo scopo ormai chiaramente definito, J. Kano afferma:

  • La causa del successo o del fallimento molto spesso dipende dal fatto che si sono o non si sono fatti gli sforzi necessari nel momento più opportuno.

Nello stesso tempo come abbiamo visto già nel 1915 Jigoro Kano riassume il risultato di tutte le sue ricerche iniziate nel 1882 a partire dal principio “Ju” (Cedevolezza) fino ad utilizzare nella maniera più efficace la forza dello spirito e del corpo.

  • Shinshin no chikara o mottomo yuko ni shiyo suru.

Questa formula verrà sperimentata fino al 1919, quando verranno apportate alcune varianti.

Jigoro Kano ricorda che il Judo non è un’attività che si limita solamente a proporre una serie di esercizi nel Dojo dove si pratica il Waza o il Kata.
Gli esercizi nel Dojo hanno lo scopo di comprendere il metodo (che il confronto mette in evidenza) che può e deve potersi applicare fuori dal Dojo stesso.

Jigoro Kano afferma: E’ evidente che nella politica, nella diplomazia, nell’esercito, o negli affari le situazioni di attacco e di difesa che si presentano sono differenti ma in tutte queste attività c’è in comune l’utilizzo più efficace dell’energia sia fisica che mentale per raggiungere lo scopo prefissato.

Anche se nella forma la logica è la stessa, nei contenuti tuttavia ci sono delle differenze e delle similitudini.

Se voi avete appreso il modo più efficace per utilizzare la forza fisica e mentale, attraverso gli esercizi di attacco e di difesa, nello stesso modo tale principio dovrà essere adattato e utilizzato in tutte le circostanze della vita.

Tuttavia se esiste fino ad ora un termine generalmente riconosciuto per designare l’utilizzo della Via più efficace nell’uso sia la forza fisica che mentale, allora io penso che bisognerebbe limitare il senso della parola Judo solo ai casi in cui si confronta con la pratica dell’attacco difesa nel Dojo ma a mio avviso questo aspetto del Judo e molto limitato, pur affermando sin dagli inizi del Kodokan Judo che il metodo da lui proposto comprende ovviamente i vantaggi di apprendere l’arte del combattimento e con esso i benefici nell’ottenere una corpo sano insieme ad un miglioramento sul piano intellettuale e morale, il fondatore J. Kano, ribadisce lo scopo finale del Judo consiste nel realizzarsi per contribuire al benessere collettivo della società.


(Kodokan Judo Gaisetsu – Dai nikai) Spiegazione generale del Judo Kodokan pubblicato in un articolo della rivista Judo nel Marzo del 1915 in KJTK-3, p.129, 130.

Nel Luglio del 1918 in un articolo dal titolo enigmatico, Jigoro Kano per spiegare che non c’è nessuna differenza tra il Judo dentro e/o fuori dal Dojo.

 

Stage di Judo a Firenze

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