Kintaro Yamamoto 4° Dan (Tenri University) e Corrado Croceri 6° Dan alla sbarra per catturare con le loro proposte tecniche, l’interesse degli “Stagiers”.
È il mattino della terza giornata del 6° International Judo Summer Camp.
È la volta del giovane Kintaro Yamamoto 4° Dan, studente laureando presso l’Università di Tenri, da qualche mese in Europa.
Il ragazzo è silenzioso e mostra quella timidezza tipica del giovane studente del primo anno nel consueto ruolo di “Kohai”. Per chiarire meglio, il “Kohai” è lo studente più giovane che obbedisce e scatta per provvedere ad ogni necessità che la situazione richiede, durante la vita universitaria.
È noto che in Giappone esiste ancora questa sorta di “nonnismo” naturalmente diverso da quello tipico nel nostro servizio militare che quasi sempre sfocia in comportamenti tipici del “bullismo” scolastico.
Il “Kohai” in Giappone è lo studente più giovane, è lo studente del primo anno di corso universitario che viene scelto dal “Sempai” studente quest’ultimo più vecchio almeno di un anno.
Il “Kohai” non deve mai rilassarsi ed essere attento a tutto ciò che serve al suo diretto “Sempai” al contrario invece il “Sempai” è colui che in qualche modo deve provvedere al suo diretto “Kohai”, per proteggerlo ed istruirlo sia nel comportamento che nel dargli le indicazioni necessarie a cavarsela in tutte le situazioni in cui si viene a trovare.
Oggi è la terza giornata di questo Stage, Kintaro Yamamoto prende le redini in mano nella lezione delle 07.00, perde subito quella naturale timidezza e comincia con la giusta determinazione a presentare le sue proposte tecniche.
L’argomento scelto riguarda “Hairi kata” ovvero i modi per andare a prendere gli “Osae waza” (le immobilizzazioni a terra). In questa occasione ci ha presentato attacchi per rovesciare “Uke” dalla posizione quadrupedica. E’ sorprendente la sua calma e le sue parole perfettamente calibrate al tema scelto.
Kintaro, ha proseguito poi con una progressione didattica e una serie di varianti molto interessanti e molto reali alle problematiche che si presentano nella lotta a terra.
Un “bravo” è l’appellativo minimo d’obbligo che ci sentiamo di dire a questo giovane che si affaccia per la prima volta al Judo occidentale.
È arrivata la lezione delle 10.00 tocca al M° Corrado Croceri “Deus Ex Machina” di questo Stage italiano che anno dopo anno è sempre in crescita.
Il tema scelto dal M° C. Croceri riguarda le tecniche di “Ashi waza” (le tecniche di gamba) inizia con il consueto Tandoku renshu per poi sviluppare tutte le varianti possibili sull’argomento.
Lo studio a coppie proposto dal maestro riguarda due modi differenti di eseguire “Tsubami gaeshi”, continua poi ad allargare il tema sugli spostamenti laterali e la maniera di creare delle accelerazioni, per eseguire tecniche come “Okuri ashi harai” e/o “Hane goshi/Uchimata”.
Il Maestro ha infine proposto variazioni sul tema attacco di “Hane goshi/Uchimata” e, allorché Uke si difende, esecuzione di combinazioni con “Hiza guruma o Sasae tsurikomi ashi”.
Al termine dello studio rivelatosi molto interessante si è passati ad un esercizio di applicazione dei temi trattati (Yaku soku geiko) e infine un Randori molto brillante.